La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
170 LIBRO SECONDOfone. Giunti i Romani sotto le mura, cominciano un penoso e inutile assedio; mancanti di vetto*" vaglie lo sciolgono, e danno addietro; cavalli e arcieri persiani accorrono dall'interne provincie, infestano i passi, urtano con violenza, e più speditamente ancora si mettono in salvo. Fra i dardi e le frecce che piovevano ogni dì sulle legioni, il colpo fatale raggiunse Giuliano svestito per avventura della corazza ch'era uso a portare. Dicesi ch'egli spirasse, esclamando cogli occhi al cielo volti: «hai vinto o Galileo! » (363).
L'esercito era spacciato senza una pronta pace; sicch'egli antepose a'suoi generali il pacifico Gio-viano, conte de'domestici, che la comprò col sacrifizio di cinque provincie. Accorato dalla vergogna o strutto dalle fatiche di una ritirata di sei mesi, morì l'ottavo, prima di poter rivedere ciò che un vecchio cortigiano più ama, la capitale. (o64) Fu acclamato in sua vece Valentiniano natio della Pannonia, figliuolo di un conte Graziano, antico comandante in Affrica e in Brettagna. La divisione del governo tanto abborrita, pareva allora sì necessaria, non ostante i gravissimi mali ond'era cagione, che la pubblica opinione il costrinse a nominarsi un collega : nominò il più accètto, non il migliore, e trovata la fatai distinzione d'Imperii occidentale e orientale, donò a Valente suo fratello il secondo. Le guerre degli Alemanni, Sassoni, Franchi e Burgundi intorno al Reno e alla Mosa, degli Scoti e Pitti abitatori della Caledonia in Brettagna, de'popoli della Mauritania in Affrica, de'Quadi e Sarmati in Pannonia riempierono i dodici anni che Valentiniano
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