La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 171
ebbe d'imperio. I Goti avevano pur molestata la Dacia; ma respinti dall' imperadore Valente si mantenevano da sei anni in pace, quando rombò loro alle spalle una gente sconosciuta e più efferata di loro. L'origine degli Unni spiegheremo appresso. Or basti dire, che i Goti sorpresi, vinti, inseguiti da nuovi barbari al Dnieper, al Niester, all'Istro, domandarono sulla romana frontiera transito e asilo. Valente, cui un colpo apopletico aveva rapito il valoroso fratello, consenti tutto titubante alla domanda, e non errò forse in questo. Perchè con quale prudenza potevasi ciò negare ad un popolo numeroso, ben pratico dei passi, e spinto da estrema necessità? Ma delle precauzioni possibili nessuna fu usata; non quella di navili par fare il passaggio alla spicciolata, non di allontanare i separati squadroni, e disperderli poscia nelle provincie remote, nemmeno di tor loro le arme; perchè sebbene ciò fosse pattuito, i ministri imperiali a prezzo d'oro non le richiesero. Passarono adunque trecentomila Goti con le donne, i figliuoli, gli schiavi sul territorio romano, lutti uniti, armati, famelici e angariati a segno, che una libbra di pane si vendea loro dodici libbre d'argento. La memoria del benefizio fu presto estinta, e vendicata la soperchieria. Tolsero a forza ciò che pagar non potevano, andarono senza indugio in Tracia, e sfidaron Valente, il quale accettata con più ar- -dire, che bellic'arte la battaglia presso Adriano-poli, rimase sconfitto; fuggiasco s'appiattò in una capanna con alcuni pochi, e vi fu arso.
Regnavano intanto nell' occidente Graziano gio-
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