La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 175
sio a vendicare il cognato; mise in fuga Arboga-sto, fece morire il suo complice Eugenio eh'erasi intitolato imperadore; e dissipati tutti i fautori della ribellione, un'altra volta conquistò l'Occidente. Prese allora il governo di tutto l'Imperio, perchè Valentiniano non aveva lasciato prole. Ma nel colmo della possanza e degli onori, nell'età ancor vegeta di 49 anni, quattro soli mesi dopo l'ultima vittoria, una fatale idropisia oppresse in Milano quel principe, del quale niun altro fé' guerre più felici insieme e più giuste. (3g5) Egli agguagliò nella fortuna Augusto, nel valore Trajano, e nella pietà Costantino.
Fiori a'suoi tempi un numero eletto di santi e dotti ecclesiastici che formano il secolo d'oro del Cristianesimo; Girolamo, Ambrogio, Agostino, Basilio, Gregorio Nazianzeno, e Giovanni Grisostomo nelle cui omelie balena l'antica eloquenza de'Greci.
CAPO V.
Da Onorio imperador d'Occidente all'estinzione di questo Imperio, spazio di 82 anni.
Con la morte di Teodosio e col governo de'figli suoi comincia l'infausta età della divisione irrevocabile dei due Imperii, del pieno trionfo dei Barbari e della caduta di Roma. Arcadio sorti la Dacia, la Mesia, la Tracia, la Grecia, l'Asia minore, la Siria e l'Egitto; Onorio ritenne l'Italia, la Spagna, la Gallia, la Brettagna, la Pannonia, la Dalmazia, e l'Affrica settentrionale.
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