La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
176 LIBRO SECONDONon prima questa divisione fu stabilita, che i Visigoti, a'quali Teodosio avea conceduti stipen-dii, sciolti cfalla riverenza e dall'amore che portavano a quello, si raccozzarono insieme da molte bande; e sotto la guida di Alarico cognominato Baldo, r audace, mossero il campo contro la Grecia, le cui città anticamente sì chiare per libertà e valore, senza oppor resistenza andarono a sacco. Arcadio non aveva solamente un ingegno debole, ma scieglieva ancora i ministri simili a sè. Laddove dominava in Italia e sul debole Onorio il generale Stilicone di origine vandala, ma di cuor romano; al quale non bastò più l'animo di tollerare, quantunque nell1 imperio altrui, ì progressi de'Goti; li seguitò, li represse, e la fortuna gli fu tanto amica, che li costrinse a ritirarsi sulle falde del monte Foloe nel paese di Elide. L'acque erano già dirivate altrove, i trinceamenti alzati per tutto, l'esercito romano in pien vigore, e in suirabbandonarsi Alarico, quando gli fu avviso di aprirsi in mezzo de'nemici una via, e ven-negli fatto per l'imprudenza di Stilicone, il quale lasciato altrui il comando, s'era perduto dietro a'greci teatri. Accorse al primo romore; ma non era più tempo: inseguì nell'Epiro i Goti, ina l'invidiosa corte di Costantinopoli gì'intimò di sgombrare i suoi stati, perchè la pace era conchiusa co'Barbari, e al capo loro conceduta la dignità consolare. Fu questo il principio della na-zional gelosia, che in diversi tempi accelerò la rovina di Roma e la schiavitù di Costantinopoli. Stilicone ubbidì per non accendere una guerra civile; e Alarico in virtù del suo grado ingrossò
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