La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
178 LIBRO SECONDOdovettero, per non morir di fame, arrendersi a discrezione. (4o5) Radagaiso lor condottiero fu decapitato, altri venduti schiavi, altri dai disagi estinti; parte rifuggirono fra l'Alpi e il Danubio, dove riunendosi con altri Barbari, s'inoltrarono al Reno. Invano si opposero per recente lega con Roma i Franchi; l'oste nemica varcò il fiume, corse la Gallia, indi la Spagna, e per molti anni non v'ebbe più pace. A Ravenna, nuova residenza di Onorio, giunse l'avviso di questa sciagura: e poco stante s'intese la ribellione dell1 esercito di Brettagna. (4o8) Per colmo de'mali le calunnie screditarono Stilicone; Onorio sottoscrisse la sua morte, e Alarico, sciolto dal timore di tant'uomo, ricondusse i suoi Visigoti in Italia, saccheggiò Aquileja, Cremona, le amene colline dell'Umbria, e cinse Roma d'assedio. A notte piena una mano ignota aperse la porta Salara (4°9): il torrente de'Barbari sboccò, e allagò le ricchezze dei secoli e delle nazioni. ?
Molti cittadini perirono nel primo impeto, molti ebbono asilo nelle chiese cristiane, che l'idolatra vincitor rispettò; laddove ei distrusse le statue degli antichi eroi, e recise i boschi sacri che rendevano l'aria più sana. Non contento all'acquisto di Roma, Alarico andò innanzi; ma trovò a un medesimo tempo il termine dell' Italia e della vita. Ataulfo suo cognato gli fu successore. 11 quale colpito da questo esempio, o vinto dal rimanente oro di Roma, si voltò a recarle invece dell'ultimo urto il soccorso estremo. E i patti furono questi: uscire d'Italia con una sorella di Onorio in isposa; rivendicare la Gallia, e la Spa-
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