La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
180 LIBRO SECONDOe Valentiniano III. Donde la dignità imperiale passò a questo fanciullo, la tutela a Placidia, che era vedova un'altra volta, il governo dell'armi a due conti Bonifazio ed Ezio. (424) I Vandali intanto, cui Ataulfo e Vallia avevano vinti in Ispa-gna, ma non esterminati, discordi co'loro compagni, cercavano nuova preda. Avevano per re Genserico uomo di poche parole, di animo vasto, non lussurioso, non avaro, ma unicamente sitibondo di conquiste, accorto non meno a conservarsi gli amici, che a seminare fra i nimici discordie. Trasse costui Bonifazio, comandante supremo dell'Affrica, in un commerzio di lettere imprudente. Ricevutone Ezio l'avviso in Italia, lo dipinse con neri colori all'imperadrice; e poiché l'ebbe irritata a suo modo, indusse per suoi fidati il collega a non comparire in persona, secondo l'ordine avuto, per giustificarsi. Dalla disubbidienza al tradimento è breve passo. (427) Bonifazio adunque sentendo che si voleva tòr via di forza, ricorse per ajuto a Genserico, il quale non fu così tosto con tutti i suoi Vandali in Affrica, che in cambio di alleato si fece padrone, burlandosi a un tempo del querulo comandante, e delle minacce imperiali.
Mentre il granaio d'Italia cadeva in mani nemiche, il rimanente delle Gallie pericolava. I Franchi che avevano già un governo di Ottimati (lì, erano passati a quello de'regi. Clodione, nome chiarissimo onde son nati i Clodovéi e i Lodovici, regnò vent'anni e giunse con l'arme
(I) Gregor. Turoneus., lib. XXI, 9.
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