La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 189
dall'uso vicendevole della lingua latina e ostrogota la più dolce delle lingue moderne (1).
Mentre queste cose si travagliavano in Italia, i Britanni lungamente abbandonati da Roma, perduta coli' impresa di Massimo la gioventù più robusta, ricorsero a Sassoni contro degli Scoti e dei Pitti, indomiti montanari. I Sassoni uniti co'popoli vicini arrecarono su molti navilii il chiesto ajuto; ma vollero una parte delle conquiste, e a poco a poco fondarono sette regni, il più potente de'quali diede all'isola tutta il germanico nome di Anglia o Inghilterra (455).
La Spagna mutò ancor essa padroni. Perchè dopo la passata de'Vandali in Affrica, i Suevi ritirati in Gallizia cominciarono e farsi strada nelle altre provincie spagnuole; le quali ben ricordando quanto il giogo loro fosse pesante, ricorsero agli ultimi imperadori di Roma, e questi a'Visigoti dell'Aquitania che, niuna differenza mettendo fra collegati o nimici, s'insignorirono di tutta la penisola (462-472).
Eurico, il più potente de're visigoti, aspirava a cose maggiori, quando fu cólto da morte; e questo solo accidente decise chi de'Goti o dei Franchi avesse a dominar le Gallie. I Franchi non si erano altrimenti mossi dopo la sconfitta di Attila, perchè Meroveo, rimasto solo nel regno, coltivò l'amistà di Roma; e Childerico suo figlio afflisse i suoi popoli più che gli esterni. Ma il giovine Clodoveo, poich'ebbe rassettato un regno mal fermo, si rivolse contro gli Alemanni, i quali
(I) Foroer, ia notis ad Cassiod., lib. X, 7.
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