La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 199
Ravenna, le cui fortificazioni accresceva Longino comandante de'Greci in luogo di Narsete. Quivi è fama che l'empia donna veggendosi vagheggiata dal comandante, porgesse una tazza avvelenata al secondo marito, il quale per subita doglia soffermò, versò l'avanzo della bevanda nelle fauci dell'infedele e spirò dopo di lei.
(5y3) I Longobardi intanto crearono re Clefi, uomo nobile, valoroso e insieme si feroce che quando mancò, sbigottiti dalla potestà regia eglino costituirono fra loro trenta duchi i quali governassero le cose esteriori unitamente, ma senza vicendevole connessione le interne. Quest'ordine straordinario, simile a un'anarchìa, li rendè forse più miti l'uno coli'altro, ma certo più crudeli cogli Italiani : tanto che a Sassoni loro compagni ne venne orrore, e non potendo ostarsi se ne tornarono con magnanimo rifiuto in Germania. Per certo se alcun passo di storia merita immortalità , se qualche popolo è degno per laude-voli azioni di esser sempre felice, il passo qui rammentata e il popolo sassone son quelli 1 Tale detrimento di forze congiunto al timore di prossima guerra co'Franchi fe'cessar l'interregno, ed eleggere Autari figlio di Clefi. (585) Costui abbracciò il cristianesimo; ma il bene che ridondarne doveva all'Italia fu guasto da una fatalità comune a'Goti e ad altri popoli del settentrione, di farsi cristiani bensì ma non cattolici.
Ario semplice prete di Egitto al tempo di Costantino, aveva ardito negare la divinità del Figliuolo di Dio consunstanziale al Padre. Condannata nel sinodo ecumenico di Nicea la sua eresia,
hy
| |
Longino Greci Narsete I Longobardi Clefi Italiani Sassoni Germania Franchi Autari Clefi Italia Goti Egitto Costantino Figliuolo Dio Padre Nicea
|