La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 201
la sua mano con rinunziare a quella della legittima sua moglie, turpe mercato ch'ella scontò con nuove sventure.
I Longobardi non avevano mai valicato il Ligure Appennino ch'essi confondevano con l'Alpi Cozie. Rota ri fu il primo come vedremo distesamente a suo luogo. Il guasto ch'ei diede alla città principale della Liguria marittima non fu men terribile e spaventoso di quello che dato già avevano i Cartaginesi e i Franchi. Nè tardò più di loro a ripassar l'Appennino. Il Friuli e il Modo-nese, il vescovo di Oderzo e l'Esarco di Ravenna, i Veneti e i Greci, tutti cederono all'impeto delle sue armi. Poscia si fece legislatore. 11 suo edittof recedè le leggi pubblicate da Luitprando, come
editto perpetuo di Adriano il codice di Giustiniano. h come le leggi contemporanee de' Burgundi e de'Franchi, il codice di Luitprando non tu altro che una mescolanza delle consuetudini nazionali con le leggi scritte di Roma. (713) Luitprando nato da un padre cattolico assunse questo bel titolo nel proemio del suo codice, e mostrassi tale comprando a caro prezzo le ossa del gran dottore della Chiesa latina sant'Agostino (0, trasportate dall'Affrica al tempo de'Vandali in Sardegna. (722) Egli stesso andò a riceverle fino a Genova ove in cambio delle lacrime e delle rovine che l'empio Rotari aveva causate, la sua pietà, le sue dolci e consolanti maniere destarono in tutti ciò che più vale delle conquiste, venerazione, gratitudine, amore.
(1) Sigebert. Chron. in Stella, lib. I.
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