La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 203
dell'entrate de'duchi, nel tributo de'popoli vinti, e principalmente nelle giudiziarie tarine e nelle multe pecuniarie che si estendevano a tutte le azioni civili, e compensavano tutti i delitti,, salvo quelli d'alto tradimento. Dopo il grado supremo veniva quello de'duchi, consiglieri nati del principe e governatori perpetui del proprio distretto. I duchi eletti a principio dell'assemblea di ogni ducato, confermati e forse revocabili a volontà del principe, diventarono a poco a poco ereditari, e la principal direzione si arrogarono delle nazionali adunanze. Per la qual cosa i re, desiderosi d'indebolire tanto potere, crearono molti giudici o conti nelle città e ne'castelli di minor grado, ond'è la prima origine de'feudi in quella parte d'Italia che ubbidiva a'Longobardi. Gl'Italiani erano riputati per molto tempo inabili alle barbariche dignità; e oltre all'asprezza di un giogo che non s'impone mai, sopportavano l'imposizione della terza parte su i beni; e così avviliti e concussi tremavano ogni dì per le loro vite, disarmati fra un popolo di guerrieri che spesso trucidava i propri re. Ma non era la condizione degl'Italiani migliore ne'luoghi sottoposti all'imperadore d'Oriente, dove la dignità de'consoli, l'ordine de'senatori, ogni segno di libertà annullati, uno straniero, un Greco con titolo di Esarco, e molti duchi con autorità subordinata alla sua, esercitavano senz'alcun freno tutti i poteri militari e civili.
Il regno Longobardo si estese dal Ligure Appennino al Friuli, dall'Alpi al Po; ebbe pur la Toscana, il ducato di Spoleto e quello di oene-
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