La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
212 LIBRO SECONDOmere una guerra intestina che gli facevano gli ambiziosi nepoti del suo predecessore. Quest'ultima ragione colorì il secondo viaggio di Carlo a Roma.
(800) Appena giunto compose le interne discordie a soddisfazione del papa; e soprastando il dì natalizio del nostro Signore, diè voce di volerlo celebrare con grande apparecchio nella basilica di san Pietro. Concorsavi adunque una gran moltitudine, tutte le pareti riccamente addobbate, Carlo entrò nel tempio col paj>a. Or mentre orava ginocchioni sulla tomba de'santi Apostoli, Leone fé'uh segno a'prelati e a'signori così romani come francesi, consapevoli delle sue intenzioni; e ponendo una ricca corona d'oro sulla testa del re, cominciò a gridare: « A Carlo Augu-gusto da Dio coronato, grande e pacifico impe-rador de'Romani vita e vittoria! r> E risonando queste voci in ogni cantone, tutti insieme come di concerto il papa, il clero, i magistrati, i signori, il popolo misto di diverse nazioni in un tuono e in un medesimo spirito gridarono per tre volte a piena voce la medesima acclamazione.
Mancato che fu il romore, Leone diè a Carlo l'unzione sacra, non ricevuta mai per l'addietro dagl'imperadori d'Occidente, e rivestillo di un lungo manto imperiale alla romana; unse ancora il suo figliuolo ripino come re d'Italia; e tratto da viva gratitudine o da santa umiltà, prostrossi davanti a colui ch'egli avea coronato: il quale rialzandolo dignitosamente giurò all'incontro, che sarebbe in ogni tempo e occorrenza protettore e difensore della Santa Romana Chiesa per quantoby
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