La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 213
potrebbe e saprebbe. Finite le sacre cerimonie, Carlo uscì del tempio coronato com'era,^ d'allora innanzi, ommessi i titoli di patrizio e re, assunse quelli di Augusto e Imperadore. M ir ab il cosa è a pensare il cambiamento, che una congiunzione sì fatta di romani titoli con riti cristiani portò nell'umane opinioni. Valse appo tutti i Latini qual legittima rinnovazione dell'Imperio in Occidente, ebbe gran peso sino a'dì nostri ne'principali avvenimenti dell'Europa, diede un secondo capo alla cristianità, estese l'autorità temporale del primo, mondò da gravissime macchie il nome di Carlo, e tramandollo a'posteri coli'epiteto inseparabile di Magno, epiteto dato poscia a molti dall'adulazione o dal timore, ma in nessun confermato dal generale consenso delle nazioni.
Egli ne fu veramente degno, quando i giudici ebbero sentenziato a morte per delitto di stato l'autore della Storia Longobardica Paolo Warne-fried. Senza raccomandazioni e senza riserve Carlo gli fece grazia, dicendo a'circostanti uffizia-li: « Ove troveremmo noi una mano, come quella di Paolo, capace di scrivere le cose de'nostri tempi ?»
Divise il magnanimo principe le cure del suo imperio; per sè ritenne coli'imperiai dignità il supremo governo. Diè quindi a Carlo suo primogenito la Francia e fa Germania settentrionale, con la Borgogna, con la valle d'Aosta e la Frisia; a Pipino l'Italia o Lombardia con l'alto dominio della Corsica e della Sardegna, la Baviera, la Stiria, l'Istria, la Dalmazia con parte della Pan-
by
| |
Carlo Augusto Imperadore Latini Imperio Occidente Europa Carlo Magno Storia Longobardica Paolo Warne-fried Carlo Paolo Carlo Francia Germania Borgogna Aosta Frisia Pipino Italia Lombardia Corsica Sardegna Baviera Stiria Istria Dalmazia Pan-
|