La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 217
Carlomanno, Lodovico e Carlo Crasso divisero l'eredità di Lodovico Germanico, principe migliore che il suo secolo. (876) Mancati i fratelli, Carlo Calvo mosse guerra a'nepoti; ottenne da Giovanni Vili la corona imperiale, l'italica da un sinodo tenuto in . Pavia, ove concorsero sotto la presidenza dell'arcivescovo di Milano tutti i vescovi suoi suffragane*! e i magnati del regno. Un medico ebreo lo avvelenò. (877) Allora Carlomanno che era già re di Baviera, superale con forte esercito l'Alpi, si fece incoronare a Pavia, ma non a Roma; perchè papa Giovanni, parzia-lissimo de're francesi, piuttosto che compiacerlo se ne fuggi, passando dalla Riviera di Genova in Francia (*). (878) Quivi regnava Lodovico il Balbo figliuolo di Carlo Calvo, e regnarono appresso Lodovico III e Carlomanno suoi figli, i quali non ebbero prole. (885) Superstite a'fratelli e a'nipoti, Carlo Crasso riunì i tre regni; ma ivi a non molto venuto a tutti in dispregio, si vide costretto a scender dal trono e farsi mendico. Seguì una maggiore perturbazione di cose. (887) La Francia fu separata per sempre dalla Germania. In questa regnarono Arnolfo e Lodovico III suo figlio, ultimo discendente de'Carlovingi; in quella r augusta stirpe mancò con Lodovico V figfiuol di Lottano. (911) In Italia Carlo Crasso fu l'ultimo della linea diretta, e succedettero nel corso di quarantott'anni dieci principi, (987) parte italiani di nascita e parte oltramontani; Berengario duca del Friuli, Guido duca di Spoleto, Lam-
(1) Sigon., de regno ital., lib. V.
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