La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO OTTAVO 2r9
Gli Arabi fino allora contenti de'propri confini diventarono sotto il nuovo codice conquistatori. L'unione delle due potestà ne'caliti, l'allettativo della poligamia eh'è abito inveteralo negli Asiatici e negli Affricani, e la migliore cavalleria del mondo, quando il servigio de' fanti era peggiorato ogni dove, furono i mezzi speciali delle loro conquiste (I). Lunga cosa saria l'annoverarle qui tutte; bastano le principali. La vittoria di Gadesia quattro dì contrastata diè loro la Persia; quella di Nehavend atterrò il trono de'Sassanidi e la religione de'Magi. I Greci difesero virilmente la Siria; ma dopo la rotta di Jermuch, Damasco, Aleppo, Antiochia apriron le porte. Gerusalemme capitolò; e sulle profetiche rovine del tempio sorse una moschea. L'Egitto cadde egualmente. Presa Alessandria città principale del regno per scienza e commercio, fu domandato se rispettar si dovesse Y immensa sua biblioteca; e il succes-sor di Maometto rispose : « s'ella contiene ciò che leggiamo nell'Alcorano è inutile, se altre cose, è pericolosa, dunque s'abbrucci». I deserti di Barca non salvarono f Affrica. Quivi i Saracini a gara co*Mori indigeni erranti e selvaggi, atterrarono i monumenti risparmiati da'Vandali; ov'erano po-
Folose campagne rimase deserto; e Cartagine antica rivale di Roma, cui la mente perspicace di Augusto avea restaurata, andò la seconda volta in rovine. La passata de'Saraceni d'Affrica in Ispagna ricorda quella de'Vandali di Spagna in Affrica. Simile al conte Bonifazio, il conte
(I) Vedi la nota b.
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