La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
232 LIBRO TERZOMentre che dunque Visigoti, Alemanni, Unni, Vandali, Eruli e Turcilingi mercenari recavano in desolazione tante provincie e reami, la Liguria fu salva. Pare altresė verisimile, che lo sterile aspetto dell' Appennino ne tenesse lontani gli Ostrogoti, scesi dall'Alpi sol per godere fertili e vaste campagne. Ciō non di meno il primo loro re Teodorigo ricevč due volte le suppliche degli Ebrei stabiliti in Genova per amor ai commercio e probabilmente mal visti; due volte il senator Cassiodoro rispose loro in suo nome, confermando la facoltā conceduta da'cristiani imperadori a quella dispersa nazione di poter ragunarsi in sinagoga e riparare i suoi tetti sdrusciti (!). Ma quantunque l'occasione il portasse, nč le suppliche nč le risposte fanno menzione di alcun regio ufiziale o rappresentante in Liguria; negli atti dei re susseguenti non se ne trova vestigio; laonde crediamo, valendoci di un'antica metafora, che i Liguri non ebbero mai il coltello goto alla ola, e si mantennero in quella pacifica divisione i comuni e distretti, che i Romāni lasciavano col nome eziandio di repubbliche alle soggette popolazioni. La memoria degli ordini municipali era ancor viva, e non occorrevano aggiunte. Senza romano senato, senza imperadore, i Duumviri d'ogni comune potevano le cose opportune al suo stato proporre, i decurioni discuterle, i comizi del popolo deliberarle. Serviva il pericolo e la vicinanza de'barbari a rintuzzare le dissensioni.
(I) S. A. Casiiodor. Variar. II, 29, IV, 33.
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