La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 233
Il buon Belisario, luogotenente dell'imperador Giustiniano in Italia, non ebbe cagione di alterar queste forme. Le sue navi pigliarono porto in Genova senza contrasto, il suo capitano Mundila vi scese col distaccamento che guidava al Po; un certo Bono ufiziale delle sue guardie vi tenne presidio per qualche tempo. (535) Ma gli Ostrogoti non molestarono però il paese, e senza l'incursione de'Franchi eh'è molto incerta (1), queste guerre straniere non l'avrebbero pur danneggiato. Ucciso dopo molte battaglie il re Teja, e spenta in lui la dominazione degli Ostrogoti, un'altra generazione di barbari allagò le contrade italiche, un nuovo giogo le afflisse, e l'aquile imperiali si ristrinsero nell'esarcato di Ravenna, (568) Ma i Longobardi idolatri e poscia ariani, tutti intenti a dividere il patrimonio de'vinti, si astennero, come i passati conquistatori, dal ligure terreno; e in quella vece vi concorsero gli amatori della religione, della libertà e della pace. Qualunque fossero le vicende della guerra fra i re longobardi i greci esarchi e i Franchi, la Liguria godette molti anni di tranquillità e crebbene assai in ricohezze. Ma guai al paese, dove non crescono insieme con le ricchezze le forzel Alla fama di quel»
(I) Non h riferita da altri che dal continuatore della cronica di Marcellino (V. 1. II, a. 539). Anzi Fredegario nell'epitomi della storia de'Franchi e Aimonio nei lor gesti (II, 23, III, 59 ) dicono che Teodeberte non passò ai confini dai luoghi marittimi; e il copioso Procopio, ufiziale di Belisario nela guerra dei Goti, riferisce che i Franchi non andarono oltre dopo l'acquistata vittoria, ma tocchi dalla micidiale dissenteria se ne tornarono a casa.
hy
| |
Belisario Giustiniano Italia Genova Mundila Bono Ostrogoti Franchi Teja Ostrogoti Ravenna Longobardi Franchi Liguria Marcellino Fredegario Franchi Aimonio Teodeberte Procopio Belisario Goti Franchi
|
