La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 235
assegnata a'Milanesi e fu seppellito nel lor cimitero. Odiosissimo agli ariani era il vescovo di Genova Romolo pei grandi miracoli che il popolo ne raccontava. Di ciò consapevole egli fuggì novanta miglia lontano, e rimpiattossi nelle balze scoscese della villa Matusiana, ove fece una morte beata. La villa onorò il suo cadavere e prese il •uo nome.
Dopo cotanto strazio e terrore il fiero longobardo volse le spalle alla Liguria, e probabilmente l'abbandonò del tutto t1). Certo ei non l'eresse in ducato, non la riunì che si sappia alle altre sue provincie; e per indizio anche maggiore di stato e legge diversa i vescovi milanesi Àuste-rio, Forte e Giovanni Bono continuarono a risedere in Genova in fino a che quest'ultimo, più tenero del suo gregge che della sua patria natia, riportò la sede a Milano, regnante circa gli anni 649 Ariperto che amava i cattolici. Distrutto il regno longobardico da Carlomagno, non è da dubitare che i Liguri avranno venerata la sua
Ìiotenza e adempiuti in molte occasioni i suoi vo-eri; ma non possiamo consentire a chi scrisse, aver egli tenuta una dieta in Genova e lasciatovi nn conte (2). Nell'anno 841 il primogenito dei suoi nepoti, Fimperadore Lottar io, ammise i Liguri occidentali allo studio di Torino, e i Genovesi in particolare a quel di Pavia, come addietro dicemmo : poscia vedremo che Berengario II re d'Italia diè loro un favorevole rescritto. Pur si-
(1) Vedi la nota b.
(2) V. Annot. II.
by
| |
Milanesi Genova Romolo Matusiana Liguria Forte Giovanni Bono Genova Milano Ariperto Carlomagno Liguri Genova Fimperadore Lottar Liguri Torino Genovesi Pavia Berengario II Italia Vedi
|