La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
240 LIBRO TERZOstiano, ladroni del mare Mediterraneo. Terminata la navigazione, si dividevano i guadagni o le prede; le compagnie si discioglievano, e ognun rovveduto per certo tempo del bisognevole, li-ero dal breve legame, tornava in seno alla sua famiglia. Cosė le cose seguite in Liguria avanti i Romani, si rinnovaronoin qualche guisa dopo
In progresso di, tempo le compagnie succede* rono f una all'altra senza intermissione, perch'č proprio degli uomini, soddisfatto che hanno alla necessitā, ricercar l'abbondanza. Ond'elle cominciarono a considerar le marine loro all'intorno quasi altretanti patrimoni destinati dalla Provvidenza ad alimentarle. Indi era l'antica frase, in* vece di trafficare, lavorare in mare (2). Quindi chiunque ^tentava interrompere, o in qualche parte scemare i lavori delle compagnie e sfruttare il lor patrimonio, chiunque ardiva navigare ue'tratti di mare senza lor consenso, fosse egli aracino o cristiano, dichiarato veniva un ingiusto nimico, cupido di affamarle. Se infedele, procacciavano di prendere il legno e far gli uomini schiavi; ma se cristiano, richiedevano quasi per-multa una parte del carico. I pretesi diritti di Monaco e di Yillafranca rendono anch'oggi testimonianza di quest' antica giurisprudenza, comune a tutti i popoli marittimi ne primi tempi della loro aggregazione (3%
(1) Vedi la nofa d.
(?) Raph. de Torri, Cyrologia p. 82. Mėttere lab or ala ra io Ŧlare.
(3) Duravano ancora quei diritti quando si scrisse cost; or pių non sono, in pruova che i tempi non peggiorano in ogni cosa.
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