La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
246» LIBRO TERZOdefunto, fossero cristiani o Saracini. Del rimanente si fecero quattro parti uguali, l'una per l'ammiraglio, l'altra per l'emir di Sicilia, e le ultime due per lo califo. Qual sorte avessero i prigioni s'ignora.
11 rammarico de'Genovesi alla partita inaspettata de'predatori, non è chi noi pensi. Ciò non ostante fecero cuore, rifabbricarono la terra, confermarono gli ordini patrii, e dettero nuov'opera al traffico. (936) Già nello spazio di due anni il più delle case, delle torri, de templi era in ista-to; già comparivano le perdute ricchezze, e una armata composta di più compagnie minacciava i Saracini, che avevano messo piede in Corsica; quando un'altra selva di navi partita improvvisamente dalla Sicilia o dall' Affrica diè fondo presso a Genova, e atteso che il fiore degli abitanti era in sulle galee, entrò senza contrasto, prese le intere famiglie, distrusse quanto potè in pochi giorni, e s'allontanò. In questo mezzo i Genovesi ritornavano dalla Corsica, ove avevano occupato qualche castello de'Morì. Ma nell'avvicinarsi al porto, non vedevano il lido gremito di gente, non udivano i soliti gridi d'allegrezza; e le torri apparivano abbattute, e le case in rovina. Appro* dano, discendono ansiosi, e dai pochi che rimanevano ancora, intendono come i Saracini avevano la città espugnata, messala a sacco, e molti uomini uccisi; ma le giovani donne e i fanciulli più delicati erano strascinati al giogo degl'infedeli. Fu subito deliberato di sarpare un'altra volta, riavere la miglior parte di se medesimi, o morire. Già l'isolotto dell'Asinara sulle coste dellaby
| |
Saracini Sicilia Genovesi Saracini Corsica Sicilia Affrica Genova Genovesi Corsica Morì Saracini Asinara
|