La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 247
Sardegna è alla vista, vele saracine sembrano quelle, il vento, la velocità de'remi, la smania di esser subito alle mani ban già divorato il cammino. La battaglia comincia, e dubbia non è; chè i nemici impediti dalla preda non fanno l'usitata difesa; quasi tutti son presi. Così variando fortuna le cose, i barbari in catene, e le donne e i fanciulli cristiani in libertà, fra gli abbracciamenti de'loro congiunti, entrarono nella terra poco avanti lasciata. Le croniche antiche, se il citato codice è veramente autentico, confondono i due fatti in un solo; e tutti parlano d'una fontana d'acqua che, vaticinando le narrate disgrazie, sgorgò sangue, ov'è al presente la piazza del molo (I).
CAPO IIProvvedimenti e statuti de' Genovesi dopo la guerra degli Ajfricani. Governo consolare. Mutazioni di Santi in Italia e in altre parti di Europa.
Quell'Affrica stessa ch'era cagione di tanti travagli, insegnò probabilmente il modo di prevenirli. Nell'interne sue lande era antico costume di accendere fuochi notturni per dare avviso all' intorno di qualche belva vicina„ o di vaganti ladroni. (987) Puossi dunque presumere che i Genovesi ciò risapessero dagli schiavi acquistati
(I) Luitprand. ticinen. IV, 2. Varag. V. Sigibert. in Georg. Stella, Annal. genuen. I. Airoldi I, c. Si dubita oggi assai, non il codice siciliano sia pretta invenzione dell' editore. Ma cbe prò ?
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