La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
248» LIBRO TERZOnegli ultimi fatti d'arme, o da'mercatanti pratichi de! , paese. Comunque fosse, certo ei si misero dopo le guerre anzidette a far fuochi di paglia e di sermenti sopra le cime de' monti più alti, quando le guardie scoprivano all'imbrunire un navilio sospetto. Fabbricarono ancora sulle piagge del mare più aperte e le punte più in fuori piccole torri in pietra, che iniìno ad ora il tempo e la moda non han diroccate interamente. I quali provvedimenti valsero tanto, che d'allora innanzi gli Affricani non fecero assalti e sorprese in Liguria con grosso stuolo.
Provvidesi inoltre che le galee, spezie di navi usitatissime in quell'età, per qualunque cagione uscissero fuora, sole o di conserva, portassero al-men la metà de'fornimenti da guerra. La vera struttura dell'antiche galee genovesi non è ben * nota, appunto perchè gli storici contemporanei parlan di quelle e d'altre nazioni, come di cose note a ciascuno. Si può nondimeno affermare, ch'elleno avevano sull'estremità della prua lo sprone o il rostro romano, grossa e corta asta di guercia con una puntazza di ferro o di bronzo, simile al capo di un ariete o di un cinghiale, con tre punte minori al disotto. La poppa e la prua formavano due alti castelli dinanzi e di dietro; i banchi tramezzati dalla corsìa stavano nel centro. Sopra il castello di prua si alzavano prima della -battaglia una o più torri di legno, da potersi staccare e riporre a comodo della voga. Quindi era, che si scaricavan balestre e altre macchine da guerra. Il castello di poppa, chiamato con voce araba cassero, poteva serrarsi d'ogn intorno conby
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