La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
250 LIBRO TERZOsposta a questi due usi, perchè i banchi potevano egualmente servire a dar la scalata, le tende ad accamparsi, i rematori a fabbricare e muovere le macchine da guerra.
(960) Le ordinazioni anzidette, consigliate dall'utile comune, favorirono mirabilmente il commercio, del quale è anima la sicurezza. Crebbero quindi i viaggi, le navi, la popolazione, il desiderio di più compagnie, e gì' incovenienti di moltiplicarle. Si decise pertanto, che non passerebbono otto, una al castello, un'altra al borgo, le restanti nella città. I nomi furono questi : Del Castello, del Borgo, di Piazza Lunga, di Macagnana, di San Lorenzo, della Porta, di Susiglia e di Portanuova, oggi Portoria. Ognuna ebbe proprio capo, gonfalone, quartiere, e di guardie volontarie provvide cinque punti importanti, il colle di Caligna-no posto all'estremità orientale, il Castello co'suoi 4orricciuoli nel mezzo, il Capo o scoglio del Faro all'estremità di ponente, e le foci decorrenti Pol-¦cévera e Bisagno. In certi giorni solenni le compagnie si univano insieme, ne'dì festivi separate si esercitavano all'arme usitate in que'tempi. Quai fossero l'arme d'allora, lo daremo noi brevemente a conoscere, invitandone a farne il paragone con quelle che anco si serbano nella pubblica armerìa (!). Le difensive consistevano dunque in un elmo o caschetto di ferro da alzarsi, o da rabbassarsi a piacimento per prendere aria; appresso in una mantiera pur ai metallo con un colletto scen-
(1) Nel tumulto del dì 22 maggio 1797 furono predate e in parte disperse.
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Del Castello Borgo Piazza Lunga Macagnana San Lorenzo Porta Susiglia Portanuova Portoria Caligna-no Castello Capo Faro Pol- Bisagno
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