La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 255
cumento intignersi in acqua bollente, passeggia-, re su rovente ferro o ingozzar veleni (I). Non trovammo indizio di simili argomenti in Genova: ma non possiam dubitare che in caso d'omicidio e in mancanza di prove chiare non s'usasse il duello, il quale era allora chiamato il giudizio di Dio. Se le umane follìe hanno sempre qualche cosa di ragionevole, potrebbe dirsi a escusazione di quella che ovunque si smarrì in un con le scienze l'abitudine, a discernere il vero, la Provvidenza fu creduta interrompere a beneplacito-degli uomini il corso della natura per dar loro a conoscere con istraordinaria assistenza ciò ch'essi non cercavano co' doni ordinari dell' intelletto e della ragione. Prosontuosa e falsa era un'opinione sì fatta, e chi noi sa? pure imbevuta e approvata da tutti, certo è che gl'innocenti dovevano combattere conwpiù coraggio e spesso vincere, i rei avvilirsi e rimaner perdenti. Di più quanda l'innocenza era insidiata, i giudici deboli, i de-nunziatori potenti, restava ancora una speranza nella lancia e spada del valoroso. Finalmente dove la dispersione degli abitanti e il lungo silenzio delle leggi avevano aperta la via alle privale vendette, era forse un male minore autorizzarle palesi che tollerarle occulte. Tanto è véro che la bontà delle leggi di una nazione dipende in gran parte da' suoi costumi !
(95o) Non usavano allora nè soldati nè sgherri come non usarono mai negli stati nascenti. Qnde se dopo esaminate le prove e pubblicato il giudizio
(I) Vedi la nota/.
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