La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
262 LIBRO TERZOzio supremo della repubblica; stendeva inoltre il Breve consolare, custodiva in archivio segre-to le carte e i diplomi non necessari alla giornata, e autenticava le pubbliche lettere e le patenti col gran sigillo. Questo rappresentava un grifone avente sotto i piè una volpe e un gallo, il collo del quale era compresso nelle fauci di lei. Conteneva il contorno questo verso ritmico secondo l'uso d'allora:
Griffus ut has ari gìt j sic hostes Janua frangit.
Per tante cure diverse si triplicò ne' tempi appresso il numero de'cancellieri, e ogni magistrato ne aveva un per lo meno. 11 nome venne lor da'cancelli, dietro a'quali s'appartavano a scrivere fuori degl'importuni. Notari dovevano esser tutti, cioè ministri dopo certi studii, esercizi e formalità, onorati di pubblica fede nell'autentiche lor note e scritture; ond'ebbero nome ancor di scrivani (I).
(950) Dopo il cancelliere non era in poco conto, com'è a dì nostri l'ufìzio del banditore o Sintre-co (2), il quale nome significa concorrere a ra-
?I) Soggiugneremo volentieri che la profession di notaro si è conservata onorarissima nella famiglia Falcone dal secolo XIII fino al tempo d'oggi; non ne conosciamo tra le presenti altra •ì antica.
V. Acta Simonis Falconis A. 1234. Nessun notaro ai di nostri assumerebbe il nome di un augello rapace; ma ne'bassi tempi il falcone era simbolo di lealtà.
(2) De Turri Cariologia I» Volendo esprimere in lingua comune italiana o in latino quel vocabolo genovese tolto dal greco, si usa in Genova scrivere Cintraco , CinlracuSj perchè il C davanti certe vocali vi si pronunzia a guisa di S, e l'A ti cambia sovente con VE.
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