La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
264 LIBRO TERZOneva qualche legge in parlamento. T consoli non ne proponevano mai senza esser assicurati della parola di un Savio.
(960) Che i consoli, i Savi, e per analogia i chiaveri si traessero da un ordine di nobili ereditariamente distinti dal rimanente del popolo, non si può con dirette prove affermare, ma lo persuadono due forti induzioni; i.°che le prime memorie di Genova danno il titolo di nobile e nobilissimo ancora a varii consoli e Savi e altri uomini illustri di quell'età. 2.0 Che tutti gli antichi governi di lei, eziandio popolari, appropriarono sempre quel titolo stesso alle consolari famiglie e discendenze (I).
Fra le dignità dello stato vuoisi pur noverare quella del vescovo per molti rispetti. 11 primo si è il modo dell'elezione. Dopo 1 esequie del vescovo defunto, i consoli, i nobili del senato e i magistrati della città si ragunavano insieme col clero per dargli un degno successore, e il più delle volte ne facevano un compromesso ne'principali abati, parrochi e canonici. Essi nominare solevano l'arcidiacono. Nel medesimo giorno reietto veniva dal clero costituito e dal popolo nella sedia pontificale, che era anticamente in san Siro. Ali uscir di chiesa ei montava a cavallo; gli elettori seguitati da foltissima turba 1 accompa-
(I) A. 1080 nacque il Caflaro vir nobilis et discretus, secondo Ogerio Pane. A. 1125 septem galeas armauerunt inXuibus Cajfarus qui consul eral; cum multis nobilis dm. viris.
.. 1188 Congregati* nobilibus civitatis et populo. A. 1190 Inlerjecerunl Lanfrancum Piperemo virum utique nobilem et consularem. Il cognome Pevere mutossi più in gentile.
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