La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 271
principalmente i marchesi d'Este e quelli di Monferrato, i conti di Tuscolo, i duchi di Spoleto e i potenti marchesi di Toscana, i quali terminarono nella contessa Matilde, quella che fece il celebre e inutile dono di tutti i suoi stati alla Chiesa (I).
(960) Nella Puglia e nell' altre provincie del mezzodì i greci imperatori avevano ritenuti di molti paesi. Gran parte ne occupavano ancora i duchi di Benevento e di Salerno, longobardi di origine, quando vassalli e quando independenti, secondo loro potere, dagl'imperatori d'Occidente. Eranvi pure tre città libere, Capua, Napoli, Amalfi (ioo5). Questa faceva nel decimo secolo un traffico tale in levante, che ricchi mercadanti dall'India e dall'Etiopia vi concorrevano, e che fra grandi tesori in Grecia raccolti, ella acquistò un prezioso volume delle Pandette di Giustiniano. Conviene pur dire, che in tanta felicità di commerciò mancassero gli ordini buoni e i cittadini zelanti; poiché tali repubbliche caddero insieme coi principati loro vicini (2'. E chi gli atterrò? Una mano di avventurieri normanni, i quali dopo l'acquisto di stabile sede in Francia convertiti al cristianesimo, ne uscivano a piccole compagnie di cinquanta o cento per volta, e visitare solevano in Puglia i rinomati santuari di Monte Gargano e di Monte Casino. I primi avventurieri cominciarono gratuitamente a servire contro i Saracini che gliCi) La donazione fu fatta nel 1077: la contessa Matilde morì nel II15.
(2) Vedi la nota k.
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