La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
276 LIBRO TERZOtanto della Sardegna, e a non poche famiglie qualificate così della Toscana come della Liguria riuscì di fuggire a Genova e a Pisa; tutti implorarono la protezione delle due repubbliche. Benedetto Vili allora pontefice aggiunse le sue esortazioni; comune era oltre ciò V interesse, e fu comune l'impresa (I). Le armate genovesi e pisane navigarono a Luni: un esercito stipendiato dal papa strinse per terra quella città sventurata. Non pretenda veruno descrivere i particolari dell'oppugnazione, perocché gli stessi contemporanei gli esagerarono a lor modo. (1016) Favole e millanterie non sono il faticoso racquisto di Luni che non ne risurse mai più, la strage de'Mori che accrebbero i guasti della città difendendola fino all'estremo, e la fuga del crudo tiranno in Sardegna. Dove gli anni seguenti, non desistendo dal barbaro uso di far inchiodare gli uomini vivi tra due pareti coperte e chiuse, venne assalito dalle forze medesime che vinto lo avevano a Luni, fu sconfitto più volte, e fatto finalmente prigione da' Genovesi.
(i03!>.) Era disceso poco avanti in Italia Arrigo Il successor degli Ottoni, re di Germania e imperadore.Non tanto l'eccelso suo grado quanto la santità della sua vita lo rendevano rispettabile e caro a ciascuno. Laonde il pontefice mandò a donargli una benda preziosa che le sue milizie avevano tolta alla regina mora; e il vescovo di Genova Giovanni a nome dei consoli gli presentò il fremente Musalto in catene. L'offerta de'Pisani
(l) Sigon. lib. Vili. Mosisac, kist. Orbi» marit. II. 23.
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