La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
GAPO TERZO 279
into con le chiavi del cielo, e come depositario elle medesime in terra concedè, a chiunque si fosse imbarcato con cuore contrito, l'intera assoluzione de1 suoi peccati. 11 viaggio e l'assalto riuscirono egualmente felici. Una battaglia campale costò a'Zeiridi centomila persone. Sibila e quindi Ai-Mahadia, metropoli del loro imperio, furono espugnate, gran copia d'oro e d'argento presa, moltissimi uccisi (1). Il re o soldano si ritirò nel forte e magnifico castello ch'era sulla collina; liberò gli schiavi cristiani, e con riconoscersi tributario della Santa Sede, amatissima condizione per un Maomettano, ottenne pace. Lo stuol de'Pisani e quello de'Genovesi ritornarono nei porti loro con lieve danno; e siccome la giornata campale era seguita il di di san Sisto (1089, 6 di agosto), così offersero il bottino più prezioso alle chiese di quel santo, l'una posta nel centro della città, e l'altra nel borgo di Prè. Corse voce che il medesimo giorno della vittoria in Affrica ne volasse la nuova in Italia; la qual cosa noi accenniamo, perchè ove scarseggiano i veri particolari di qualche avvenimento, anche i falsi giovano a valutarlo.
E cosa mirabile in tanta variazion di pontefici la costante mira di tutti a un medesimo scopo. Umile e ritirato da monaco, pieno d'ardore e di vasti concelti da cardinale e da papa, Grego-
(I) Petri Diacon. Ann. Cassin. lib. IV. 2. Berthold. Consf. T. II. 136. Gaufr Mulaterra, lib. IV. 3 Baron. Annal. Eccl. T. XVII. 581. Al-Mahadia era novanta miglia a osti-odi Tu-ncsi, e nove miglia più lungi era Sibila, creduta da alcuui l'antica torre di Annibale.
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