La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 289
clima in cerca di cielo più mite e di frutta più deliziose; inoltre la moltitudine loro aveva ragion di cambiare la servitù della gleba con la licenza de'campi militari; eia nobiltà, esaltata da'favolosi racconti de'Paladini di Carlomagno, poteva alienare con gioia i suoi cupi torrioni e i suoi privilegi, per la speranza di ricevere principati ame-nissimi dalle mani della vittoria e della religione. Per ultimo nessun oltramontano faceva il commercio di Siria, e le predicazioni non sono mai tanto efficaci, che quando non hanno a combat-' tere i nostri temporali interessi.
Opposte cagioni dovevano opposti effetti proJ durre. Una parte bastò a rattenere gli Spagnuoli, quantunque devotissimi ai papi, dalla crociata di Palestina. Tutte s'univano a ritramele repubbliche italiane. Pur l'assedio d'Antiochia era appena incominciato, quando le esortazioni del papa e l'entusiasmo del secolo rimossero tante difficoltà. I Genovesi furono i primi a vestire la croce, ministrando all'atto solenne un legato di Urbano. Il loro ammiraglio non è ben noto: la squadra partì quando da tempi antichissimi X1) si sospendeva il navigare. 11 solstizio d'inverno fu più volle per fracassarla negli scogli dell'Arcipelago. Passò racconciandosi d'una in altra isola, e surse finalmente al porto di San Simeone (1098, in aprile), sbattuta aa'venti equinoziali. 1 Greci davano al porto d'Antiochia tal nome in venerazione del portentoso Stilita. Da quello alla città son dodici figlia. Il campo cristiana si sosteneva appena,
(I) Veget. de re milit.
Serra, T. I. 19
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