La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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LIBRO TERZOsi ritirò nel castello, e sopragiunse Rerboga re di Mossul con un esercito di ventimila maomettani, cui Malech Scià soldano di Persia mandava a liberar la città. Sicché trovandola presa, Ker-boga si dispose a racquistarla. Un trono tributario era stata la sua ricompensa nelle guerre civili fra i soldani di Persia e gli altri discendenti del turco Selgiuc. Yent'otto principi o emir il seguitavano confidati nella sua fortuna. Era tracotante, disprezzatore, iracondo, simile in tutto alla pittura di Arcante. Il suo esercito s'accampò senza ostacoli ali Oronte. I cristiani sgombrarono tosto i forti esteriori di Antiochia, e non ebbero tempo a trasportare le munizioni dentro alle mura. Cominciò a rincrudire la fame senza speranza che un'altra squadra genovese venisse a ristorarla, perchè il nimico stendendo l'ala destra al mare, aveva occupato il porto di San Simeone. I combattenti più coraggiosi erano stati i più improvvidi; onde Goffredo mise all'incanto il suo caro destriere, e altri non pochi andarono mendicando da porta a porta un tozzo di pane. L'eremita Pietro, benché usato al digiuno, tentò la fuga; ma Tancredi il ricondusse a forza con altri disertori non timidi in battaglia; e i soldati si veterani come i novizi non volevano più far sentinella, dicendo che senza un espresso miracolo le loro vigilie erano indarno. Allora cominciarono a vociferarsi apparizic " fezie (*). Sopra tutti
come la lancia che passò il costato del Redentore, (I) Baron., T. XVIII, A. 1098, 43.
un prete provenzaleuna sua visione
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