La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 305
grande ov'era caduto. Uno sceich di quella provincia (cosģ gli Arabi dicono i capi delle loro tribł) impetrņ pace, presentandogli oro, argento* cavalli. Un frutto a rimirare bellissimo vi aggiunse ancora con pastoreccia semplicitą, e il frutto era velenoso. Gustatolo appena Goffredo ammalņ e venne a morire a' 18 di luglio in Gerusalemme dopo un sol anno di regno (0.
L'afflizione fu tale, che da quella state all'inverno non si parlņ di successore. I Genovesi guardarono intanto la Palestina, e i Maomettani la rispettarono. Verso dicembre l'armata passņ a Laodicea, porto di mezzo fra lo stato di Gerusalemme e quello d'Antiochia. Ivi a dieta convennero Guglielmo Embriaco co'suoi capitani, il vescovo Portuense legato del papa, il patriarca di Gerusalemme Daiberto gią vescovo di Pisa, e i baroni del regno. Tre soli erano degni della corona, il conte di Tolosa, il magnanimo Tancredi, e Balduino fratel di Goffredo. Ma il primo sdegnato di non l'avere ottenuta di primo tratto, se n'era ito a Costantinopoli; e i meriti grandi dell'eroe italiano cedettero alla fresca memoria del re perduto. Balduino fu dunque eletto successor del fratello Quantunque la contea di Edessa giacesse di lą dall'Eufrate, pure egli non ignorava le angustie del regno procedere dalla mancanza di continuitą; colą cristiani, costą infedeli, tutti volevano goder la vita predando; quindi nč coltivazion, nč commercio, nč sicurezza per unI) Vedi la nota t.
V. la nota u. ¦<
Serra, T. /. 20
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