La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
306 LIBRO TERZOsolo momento. « Tolgasi questo flagello, disse Bal-r> duino a suoi elettori, e voi sopratutto, o Geno-«vesi, ajutatemi a conquistar per lo meno due » città maomettane, e io vi darò in ambedue un «terzo delle spoglie, un giudice proprio, un «quartier separato con chiesa, forno, bagni, ma-5> cello. A questi patti soltanto son presto a lanciare una contea ben difesa per un regno mal x» assestato r>. Interrogato quali fossero le due città, rispose, Arsur e Cesarea. Di ambedue vi renderemo signore, replicarono i Genovesi. Quindi si assegnarono la contea di Edessa a Balduino del Borgo parente del re, e il governo d'Antiochia a Tancredi fino al riscatto ai Boemondo. Cosi fu sciolta la dieta.
Gli assalti de'Maomettani nel campeggiare da Laodicea a Gerusalemme, poscia le cerimonie della coronazione, in ultimo le contese del re col patriarca ritardarono i disegnati assedii. (i 101) A ciò s'aggiunse il lento passaggio dell'arcivescovo di Milano Anselmo, cagione della sua sconfitta a Iconio, della sua ritirata e morte in Costantinopoli. Per cancellare queste penose impressioni, i Genovesi tornarono al porto di Giaffa verso la settimana santa dell'anno nuovo. La gente discese tutta, tirò in terra i navili e corse a Gerusalemme. Era il sabato di risurrezione, due anni circa dopo la conquista; ed era antico costume, quando 1 nimici davano tregua, che terrazzani e forestieri concorressero annualmente quel medesimo giorno a vedere un così fatto prodigio, che la lampada del santo sepolcro prendendola sè stessa fuoco, comunicasse un'invisibile scintilla a sediciby
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