La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
308 LIBRO TERZOtro alla chiesa, aveva un sol uscio al dinanzi. Apre, entra, guata d'ogni intorno, e l'ultimo raggio di speranza estinto, esce di nuovo, richiude, e in sulla soglia si rovescia boccone e piangente alla presenza di tutto il popolo. Accusa i trascorsi ahi! troppo gravi della sua gioventù; il re Balduino, donnaiuolo ostinato, ne incolpa sè stesso. Che sospiri, che grida, che lagrime! Molte paci si fecero allora, molte restituzioni e beneficenze, sperando con questi atti virtuosi placare l'ira divina. Venuta intanto la notte, fu mandato il bando, che ognuno alle sue case si ritirasse, dovendo il luogo santo restare quella notte almeno sgombro e da ogni immondezza sicuro.
( 11 o i ) Al dimane, solennità di pasqua, il patriarca rasserenato la fronte convocò i crociati nella pubblica piazza, e disse, chela mancanza del lume celeste, a chi ben vi pensava, non che addolorarli cotanto, doveva esser loro cagione di gioia Perchè se i miracoli avvengono per convincere ehi non crede, era ben giusto, che l'annual prodigio si operasse nel tempo che gl'infedeli contaminavano la città santà; ma non era oggimai necessario in mezzo a'cristiani che seco avevano un lume più certo e risplendente, la fede. Pur conoscendo la loro inquietudine, li confortava a seguitarlo in processione al monte Sionne, ov'era già stato promesso, che ogni devota preghiera sarebbe esaudita. Là sopra supplicherebbero con raddoppiato fervore l'Altissimo, che se paresse a sua gloria maggiore la rinovazion del miracolo, si degnasse di farlo per questa volta almeno, affinchè i deboli e gì' infermi di fede non desseroby
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Balduino Sionne Altissimo
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