La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
316 LIBRO TERZOdare ove volevano con lor masserìzie, o di restare pagando alla corona di Gerusalemme un moderato tributo. Cosi l'umanità ripiglia il suo dolce ascendente quando il zelo diventa più illuminato!
Renderonsi ad altre squadre Baruto e Sidone in Fenicia, Accarone ne'Filistei, e fìnoMalmistra in Cilicia. Laodicea, cbe un greco ammiraglio aveva sorpresa, fu pur racquistata. (no5) Il conte Raimondo era intanto partito da Costantinopoli, per la speranza d'insignorirsi di Tripoli in Sorìa, Ciò gli promettevano prezzolati aderenti; ma vinto il contado, non gli riuscì la città, e ne morì di fatiche mal adattate a uomo attempato. Guglielmo Giordano nipote di lui tenne insieme l'esercito, e proseguì quattro anni l'assedio, se bene con poco profitto. (1109) Vennero quindi Ansaldoed. Ugo Embriaci nepoti del prode Guglielmo con settanta galee; e seco venne il conte Beltramo figliuolo di Raimondo, lungamente ri-maso nella contea di Tolosa per difenderla dai suoi vicini. All'udire di queste forze navali, il re Balduino guidò sotto Tripoli i suoi cavalieri. Di modo che gli assediati veggendo dopo sei anni di eroica difesa moltiplicarsi di terra e di mare i nemici, deliberarono di arrendersi sotto le condizioni impetrate dal popolo d'Acri. Balduino, Beltramo e i fratelli Embriaci coi lor Genovesi entrarono trionfanti nella città. Questi n'ebbero in feudo una parte; e già innanzi avevano avuto un quartiere in Gerusalemme, un altro in Giaffa con tutta la possession di Gibello. Oltre a ciò fu loro promesso, qualora cooperassero all' ardua conquista dell'Egitto, la terza parte del Gran Cai-
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