La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 317
ro con tre castella a loro scelta. I signori di Ba-ruto, di Monreale, di CaifFa, vassalli di Balduino, imitarono il suo largo procedere co' Genovesi. Boemondo appena fu principe d'Antiochia, diè loro quartiere, consolato, franchigia. Il simile fece il signor di Tiro, quantunque i soli Veneziani concorrèssero a tale conquista; più ancora avrebbe fatto Tancredi, se avesse goduto più vita.
1 naviganti di Savona, di Noli e d'Albenga furono nominatamente compresi ne'privilegi di Palestina; la chiesa metropolitana ai san Lorenzo ebbe in dono rendite, case, e un'intera città; gli Embriaci, i Lercari (0, forse anche i Baliani, genovesi famiglie, ottennero feudi nel regno, e per suggello di gratitudine, Balduino ordinò, che in sull architrave del santo sepolcro fossero scolpite a caratteri d'oro le celebri parole: Praepo• tens Genuensium praesidium, validissimo presidio de'Genovesi (2). (iii5) Acciò la memoria di questi fatti non perisse mai, la repubblica decretò di sostituire all'antica insegna due scudi, l'uno di campo bianco e rossa croce, l'altro col campo azzurro, e per traverso una bianca lista, ov'era scritto: Libertas.
(1) Acta vet. Notarior.
(2) Georg. Steli. Annal. Geauen., lib. I, 18. Ferrari, Liguria trionf., p. 36, p, 209.
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