La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 319
rendendole i vescovi della Corsica. Le conseguenze politiche di questo favore correvano agli occhi; tanto che i Genovesi si protestarono, che in verun modo non permetterebbono a'vescovi Corsi di andare a consecrarsi, come i suffragane! solevano, in Pisa, (ii 19) Cosi fatta contesa partorì una guerra di tredici anni. Da principio gli apparecchi furono deboli e l'esito infelice; ma com'è natura de'Genovesi lentamente eccitarsi e levar poi un incendio, così l'armata, che dopo una grave sconfitta a Porto Venere misero in punto, occupò Bocca d'Arno, atterrò a levante le torri del piccol Livorno, e su per lo fiume salendo co'legni leggieri, mandò le forze di terra a manomettere quel fertile piano che divide Arno dal Ser-chio. {1120) Era quest'armata di ottanta galee, quattro gran navi, sessanta navili minori e ventiduemila combattenti, fra quali cinquemila portavano elmi e loriche di ferro. Quantunque gli annali noi dicano, sembra verisimile che molti de'marinari e soldati fossero forestieri, o condotti a gran prezzo, o allettati dalla speranza del bottino. Ad ogni modo ella è prova manifesta degl'immènsi vantaggi ritratti da'Genovesi ne'traffici del Mediterraneo, e negli acquisti di Palestina. Non era allora regno in Europa, che far potesse ciò che faceva per lievi cagioni una sola città (I).
A cotal vista il nimico chiese tregua. Fu convenuto d'implorare per la consecrazione de'vescovi C.orsi un diffinitivo giudizio da Roma. Reg-
(I) Vedi la nota/.
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