La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
320 LIBRO TERZOgeva in quel tempo la romana chiesa Callisto II, e teneva per avventura concilio in Laterano. (i ia3, 18 di marzo) Era quel venerabile concilio, ove le lunghe contese intorno le investiture de'vescovati germanici dovevano comporsi. Non ostante la grandezza dell'argomento, gli amba-sciadori delle due repubbliche ebbero pronta udienza. Una congregazione di ventiquattro prelati, espressamente nominati dal papa, ventilò le loro ragioni nel medesimo palagio di Laterano, e riscontrato (I) un antico registro di privilegi, da Gelasio II non rlvocati, opinò a favore de'Genovesi con incredibile esultazione dello storico Caffaro ambasciadore alla Santa Sede. Il papa, udita la relazione e nuovamente discussala presenti le parti, la comprovò. Ma questa sentenza che avrebbe dovuto spegnere i dissidii, maggior* mente gli accese; imperciocché i popoli italiani avevano allora in oostume di rimettersi facilmente al giudizio de'papi e degl'imperatori, ma quando e' riusciva loro contrario, di non volercisi acquietare. La tregua dunque fu rotta da chi la avea domandata. Si combattè lungamente con varia fortuna in Corsica, in Provenza e nel mar . di Sicilia; ma poscia i Genovesi rimasero al di sopra, tanto che alcuni rapportano all'anno 1128 l'assedio di Pisa, e quella strana condizione in levarlo, che tutte le case si dovessero spianare fino al primo solaio. Rafaele Volterrano racconta
(I) Jac. a Varagine in Chron. Jan. Jordan. Chron. in antiqui!. medii aevi, T. IV. Schiaffini, Annal. eccles. della Lig. k. II. ..........
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