La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO QUARTO 325
      sensìbile e vicino, quantunque minore e sol transitorio, colpisse più del lontano, quantunque stabile o maggiore. Inoltre il modo del guerreggiare co' Saracini volea segretezza, quando la moltitudine non tollera segreti. (ii34) Tali considerazioni fecero approvare nel ii34 il partito di eleggere per l'avvenire dieci o dodici consoli, parte de'quali curassero il politico, chiamati consoli del comune, e parte il civile, detti consoli de'placiti, parola barbara del secolo di Carloma-gno, significante luoghi dove si delibera, giudizi, e liti ancora, che indi chiamavansi dagli antichi Francesi plcuds e dai Toscani piati. Dovevano questi consoli non solo amministrar la giustizia, ma la pubblica sicurezza proteggere, e sopran-tendere a'lavori tanto di comodo che di difesa; quegli altri guidavan le armate, trattavan co'governi forestieri, e pareggiavano in fine d'anno le spese con gravezze proporzionate alle sostanze de' cittadini.
      La distinzione de' consoli del comune da quelli de' placiti non fu verosimilmente l'effetto di straordinaria sagacità, ma delle circostanze. Ad ogni joaodo ella dovette recar più vantaggi che non avrebbero fatto una ricca colonia o un nuovo ramo di commercio: perchè nulla più giova alla retta amministrazione della giustizia che il separare le funzioni di quella del governo politico; nè cos'alcuna accresce tanto l'industria e il concorso degli uomini, quanto la sicurezza di ^o-der legalmente la proprietà de'paterni acquisti e la mercede de'propri sudori.
      I Genovesi andarono incontro agl'inconvenientiby


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Primo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 479

   

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