La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
332 LIBRO TERZOgrandemente, e deliberò poco appresso nuove laudi, oggi diremmo nuovi regolamenti di zecca. Degli uni abbiamo contezza per atti autentici,degli altri per conghiettura, e sono tutti insieme i seguenti.
Che il diritto di fabbricazione si desse in appalto per certo numero d'anni al maggiore offerente a foggia degli altri dazi; essendo Vinte-resse privato il mallevador più sicuro della pub-blica economia.
S'improntasse sulle nuove monete dall'una faccia il nome del principe benefattore Cunradus Rex, o Rex Romanorum, e in mezzo una croce; dall'altra la leggenda Ianua, e in mezzo un castello a tre torri; figura enigmatica, o come i Genovesi grecizzando dicevano, grijjo della parte più nobile ed eminente della citta.
A' falsatori della detta impronta e delle proporzioni qui appresso si dovesse mozzare la destra, e non avendoli in forze, si desse l'esilio e confiscassero i beni. I consoli giurassero ogni anno la ferma osservanza di queste leggi penali pur contenute nel vecchio statuto; impecfissero severamente la fabbricazione delle monete false e l'Introduzione di fuori, e deputassero due uomini probi e legali a custodi e ispettori della zecca.
Contenessero i nuovi danari d'argento due terze parti d'argento e una di rame (*); lega a
(I) La proporzione era trasposta secondo l'estratto datone nel Giornale Ligustico, II y 184. Ma non si può dubitare di ua errore nello scritto o nella lezione*
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Vinte-resse Cunradus Rex Rex Romanorum Ianua Genovesi Introduzione Giornale Ligustico
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