La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO QUARTO 333
      dir vero non pura, ma nitida e grata rispètto allo squallor de bruniti.
      Ventiquattro danari pesassero un'oncia simile d'argento.
      L'intera genovina d'oro pesasse un'oncia, e avesse, se ben ci apponiame, caratti vent'un di bontà. Fosse pari alla lira; antica unità monetaria e di conto in tutta l'Europa che scemò a poco a poco in valore senza proporzione uniforme e senz'apparente ragione.
      Proseguissero i conti a tenersi in lire, soldi e danari.
      Conforme a questi ordinamenti i consoli appaltarono il diritto della fabbricazione, e l'oro compresero come r argento nell' appalto dell' anno 1142. È cosa notabile che l'Inghilterra e altri regni d'Europa non avevano monete d'oro in quel tempo, e che i fiorini di Firenze e i ducati ai Venezia, due bellissime specie di monete, furono posteriori un secolo e più alle genovine.
      CAPO V.
      Imprese contro i Mori di Spagna. Il nome Genovese volontariamente si estende a tutta la Liguria marittima. Seconda crociata in Oriente.
      ( 1138) Fra queste pacifiche cure de' Genovesi, i Mori di Spagna ricominciarono a molestare l'Italia. L'occasione fu la seguente. Regnava in Castiglia Alfonso VI, il quale dopo molte vittorie dovute all'intrepido Cid, perdè ogni odio ai Mossulmani, fino a tórre per moglie una figliuola del Saracino
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Primo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 479

   

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