La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO 341
venisse assalita, ma sì con tale ordine e sicurezza che perdè soli otto uomini. Veramente erano entrati venticinque altri legni nella cala; ma il consolò Doria postosi alla punta per far loro il segnale di uscirne, troppo tardò. Vedutolo appena, que' le^ni partono e si congiungono a Bal-auino. Mentr essi > divertono l'attenzion del nemico, la squadra rimasta al Capo della'Gatta in agguato s'è mossa, e lasciandosi la moschea addietro, è giunta fino alla darsena. Fra questi due luoghi si divide lo sbarco; il conte di Barcellona il sostiene e l'agevola, occupando coi suoi fanti e cavalli le sponde del fiume. Le soldatesche more che avevano Balduino respinto, si trovano ora a duro partito, non ostante i soccorsi nuovamente ricevuti dalla città. Le flagella dal mare l'armata con le sue macchine; le minacciano in fronte coloro che vengono a riva rimpetto alla moschea, da tergo quelli altri che scendono verso la darsena, e i Catalani comandati dal Conte le urtan di fianco. Ognuno fa contò che dopo breve difesa s'arrenderanno; ma sgomentati da prima, ripigliano animo, e si ritirano verso le mura, aprendosi valorosamente il passo. Ricongiunti i Genovesi e il Conte gì'inseguono. Sotto le torri d'Àlmeria chi insegue e chi fugge si fermano. Rivolgono questi la fronte, quelli non danno un passo addietro. Sottentra un'orribile mischia, nella quale incoraggisce potentemente i compagni un cavalier genovese nominato Guglielmo Pelle, il quale trapassa con la lancia dall'uno all'altro fianco un moro d'insolita statura, poi smonta da cavallo, e impugna-
by
| |
Doria Bal-auino Capo Gatta Barcellona Balduino Catalani Conte Genovesi Conte Guglielmo Pelle Fra
|