La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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LIBRO TERZOtrocinio, o di eminente dominio; laonde i don}, del Comneno avevano probabilmente qualche mira lontana da svelarsi a tempo opportuno; ma i Genovesi non l'ebbero a sospetto. Affine di persuaderli più facilmente, l'ambasciadore non domandò altro in contracambio, se non una generale promessa, che la repubblica non servirebbe ' delle sue squadre, non ajuterebbe con opera o consiglio i nemici, quali si fossero, dell'impera-dore; che le navi ancorate ne'porti, e le famiglie domiciliate nelle provincie difenderebbero il sacro Imperio, come la propria patria. Oppostogli che la repubblica aveva più terre e ragioni in Sorìa, acquistate per arm" re, convenzio-
senza soccorsi, quando l'imperadore o i suoi successori si accingessero a ricuperare quella gran provincia, Demetrio accondiscese all'espressa eccezione e riserva di tal caso. (12 ottobre) Così dichiarate queste onorevoli condizioni, l'ambasciadore, i consoli, il parlamento, congregati nella chiesa del martire san Lorenzo, le accettarono e sottoscrissero in due atti separati. Manuele le ratificò con suo chirografo. ~
Era verisimile, che i Padri del comune serbassero nella lor sala, ove si serbano altre insigni memorie, qualche pallio donato dall'imperadore. Un'iscrizione dal lato ne induceva sperarlo; ma bastò por gli occhi nel serico arredo che sta ivi pendente alla parete, per riconoscerlo di specie assai diversa e di età meno antica.
Mentre il Comneno si collegava co' Genovesi e con altri popoli indipendenti d'Italia, Federigo
ni, o permute, cui nonabbandonare
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