La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
364 LIBRO TERZOanno per tema che onori diuturni generino orgoglio. Non conte, marchese o altro barone può vicinarli, se non si fa lor cittadino, e se non promette osservare lor leggi. Fin qui lo scrittore tedesco, storico insieme e poeta.
Come i Genovesi conobbero che Federigo era eoli'esercito al Bosco, si rammaricarono del mutato consiglio, e provvidero a'luoghi più esposti della città con fascine, alberi di navi e simili ripari. Risposero quindi a) gran cancelliere, che lo accompagnerenbero in corte gli ambasciadori della repubblica. Fu eletto il consolo Ivone Gon-tardo con sette Sa vii. Giunti costoro alla terra del Bosco, trovarono Federigo .accampato in mezzo ^fioritissima gente. Il quale li fece senza indugio introdurre, e permise lor di parlare. Protestarono essi di nulla dovere come cristiani agl'impera-dori, avendo mai sempre difeso dagl' infedeli le riviere e i mari d'Italia (0; nulla come Genovesi, perchè non avevano beni dell'Imperio; e come trafficanti in varie parti del mondo, o godevano le meritate esenzioni, o i dazi convenuti sborsavano senza voler decidere, se quelli appartenessero a'principi immediati, o Veramente al successore de'Cesari antichi Questo discorso, accomodato alle opinioni de'tempi, non dispiacque a Barbarossa. Inoltre la sua presenza era necessaria altrove. Onde il gran cancelliere chiese soltanto in suo nome, e gli ambasciadori pattuirono un sussidio di milledugento marche d argento.
Barbarossa aveva riacceso i tumulti in Lom-
(l) Vedi la nota dd.
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