La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 365
bar dia con nuovo editto. Dove non contento alle regalie ottenute in quella provincia, ordinava che ogni città in cambio di creare i propri consoli, ricevesse annualmente da lui un podestà forestie» re. Crema, Piacenza, Milano misero in pezzi il suo editto. E a concitar più guerra seguì la morte del pontefice Adriano cbe l'aveva coronato; dopo ik quale, sebbene la massima parte de'cardinali elegessero Alessandro 111, (ti59) prelato di ¦eminenti virtù, due soli non dubitarono di approvare l'orgoglioso Vittore VI; istigandogli a ciò Barbarossa, il cui animo era di abbattere il poter della Chiesa, scudo e tutela delle città italiane, mediante un nuovo scisma. Genova riconobbe il legittimo papa. Ilquale escluso dal Vaticano, sbandito da Roma, ramingo dall'una all'altra città del patrimonio di san Pietro, fece intendere alla Repubblica, che quando le avesse perdute tutte, conformandosi alla beata memoria di Giovanni, di Gelasio e d'Innocenzo, n'andrebbein Francia; ma vorrebbe da prima ricovrarsi nel suo grembo,purché le disegnate fortificazioni fossero proseguite e condotte a fine. Sieno le vostre mura inespugnabili come i vostri petti, scriveva il pontefice all'arcivescovo Siro (I).
Or non si pnò figurare qual desiderio concepissero tutti, infimi e grandi, del glorioso asilo. Fu deliberato a pieni voti il proseguimento delle nuove mura »2>. Ognuno fu largo delle sue facoltà. L'arcivescovo Siro trovandosi aver dispensato le
(\) Caff., lib. I, 265.
(2) Vedi la nota ee.
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