La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 367
tevano tutte le forze del regno d'Italia e della Magna. Acceso il potefice da nuovo coraggio perchè la ritirata era sicura, scomunicò Federigo, Vittore, tutti i loro aderenti; ricuperò e per quasi dueanni difese il patrimonio di sanPietro;fin che prevalendo la possa degli scismatici ( 1162, il dì 21 di gennajo), si mise in mare sopra quattro galee siciliane, e si ridusse in Genova. Fu lieto oltremodo il ricevimento. Che gloria per noi,l'uno all'altro dicevano i Genovesi, che un papa sanese di origine, e pisano di nascita, abbia anteposto la nostra città, il nostro porto a quelli della propria nazione! (I)
Cercò qui pure salvezza, come già sant' Onorato da Longobardi, l'arcivescovo di Milano Oberto Pirovano con tre canonici principali del duomo scomunicati dal conciliabolo di Lodi; e il giorno appresso alla lor dipartita, Milano espugnato per fame dall'esercito Cesareo, era abbandonato ai-Pavidità militare. Venne poi l'ordine della total distruzione; e i barbari, ahil non tutti stranieri, così l'eseguirono, che osaron vantarsi di avervi portato sopra l'aratro e seminatovi sale. Dopo questi successi, Brescia, Piacenza, Bologna, illustri città fecero come volea Federigo; abbatterono le torri, atterrarono le mura, e ricevettero podestà forestieri.
Soggiogata la Lombardia, Barbarossa si aspettava d'ora in ora su la Liguria, asilo de' santi
(I) Gli annali del Caflaro riferiscono all'anno 1161 la Tenuta di papa Alessandro in Genova , perchè ivi l'anno incominciava alli due di febbraio, il che non fu avvertito dal Muratori ne'suoi Annali d'Italia.
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