La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 371
Ma un'adunanza di popolo facilmente crede ciò cli'ella brama. Non era dunque possibile, che i Genovesi resistessero a sì grate promesse, e non prestassero fede a tante solennità. Per adescarli viepiù, Federigo s'astenne da ogni domanda contraria a Papa Alessandro, nella cui devozione erano immutabili. E pure non ebbe prima sottoscritta la lega, che lasciata l'Italia, invitò nuovamente i re di Francia, d'Inghilterra, di Ungheria, di Boemia e di Danimarca a conferir seco lui in Borgogna sopra le ragioni dell'antipapa. Mancato per importuna alterigia l'abboccamento, altre questioni egli agitò in Germania, ond'ebbe un anno di pace l'Italia. Tornato che fu, percosse con fresco esercitola Lombardia,la Romagna, la Marca Anconitana; e gli ambascìadori genovesi il trovarono a Fano (1). Quattro consoli, Corso figliuolo di Sigismondo, Baldissone Usodimare, Buonvassallo Castelli d'Antiochia, e Guglielmo Porco figliuol di Giordano erano gli ambascia-dori. Venivano a esporre, nulla per parte loro mancare all'esecuzion delle cose fermate in Pavia; un'armata potente essere schierata nel porto di Genova, e al primo cenno essere disposta a far vela. Tacevan, ciò detto, e indubitata credevano l'accettazione, (i i64)Maquanto rimasero attoniti, udendo l'imperadore rispondere con voce turbata, di non aver seco i baroni con cui solea consigliarsi, dipoi confessare le sue intenzioni esserenem Brixiae et Placentia 5 die jurùi felicitar amen. V. De Torri O. Marat., dia». XLVII1.
(I) Caff., lib. II.
by
| |
Genovesi Federigo Papa Alessandro Italia Francia Inghilterra Ungheria Boemia Danimarca Borgogna Germania Italia Lombardia Romagna Marca Anconitana Fano Corso Sigismondo Baldissone Usodimare Buonvassallo Castelli Antiochia Guglielmo Porco Giordano Pavia Genova Maquanto Brixiae Placentia De Torri O Marat Caff
|
