La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
396 LIBRO TERZOd'Acri. Cominciato lo aveva il re Guido di Gerusalemme con novemila soldati; se non che intorno a si deboli forze, ludibrio dei Mossulmani, raggruppando si vennero i soccorsi non solo dei tre popoli marittimi, ma de'Fiorentini, de'Lombardi, dei Tedeschi, Francesi ed Inglesi, impazienti di mirare da presso e di combattere l'eroe Saladino. Vennero a un tempo gli arcivescovi di Ravenna, di Cantorbery, il vescovo di Beauvais, e sette altri prelati di varie nazioni. I cavalieri di san Giovanni e del Tempio si aggiunsero al Tancredi della terza crociata, il marchese Corrado; e al tempo dell'oppugnazione i naviganti di Brema fondarono l'ordine Teutonico a sol benefizio dei feriti tedeschi
Tolemaida nell'antichità, Acri o Accone ne'secoli di mezzo, e san Giovanni d'Acri a'di nostri, son nomi diversi di una città destinata in tutti i tempi a memorabili assedii. Giace essa in Sorìa fra il mare a ponente, i monti a levante, la città di Tiro a tramontana, e quella di Caiffa a mezzodì. Siccome ella somiglia in qualche modo a un triangolo, così l'uno delati confina al mare aperto, l'altro fronteggia il porto, e l'ultimo mette a nn fertile piano che a poco a poco si estolle, forma corona di liete colline, e dopo molti valloni inaffiati dall'Elmeah, dal Belo e dal Chison, dà luogo ai monti di Saron, di Caruba e del celebre Carmelo. Fossi profondi e alte muraglie circondano la terra. Havvi pur molte torri, fra cui sovrastano la torre del Diavolo alla punta di tramontana, e la Maledetta all'angolo orientale. Parve da principio a Saladino, i crociati essersi raggruz-
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