La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 403
stra del suo esercito al mare, egli rizzò tali pe-triere sopra la spiaggia, che affondavano sovente i piccoli convogli. La fame, le malattie, il ferro e le macchine nemiche avrebbono dunque distrutti i Crociati sotto Acri, se nel medesimo mese, che i due re sarparono dal porto di Genova, non ne fossero uscite ottanta navi da carico,le quali portarono direttamente soccorsi di vettovaglie e di gente fresca. L'armata di Egitto indebolita diè luogo. (11-91) Finalmente il re Filippo dopo sette mesi di navigazioni e d'indugii approdò in So-ria. Fu voce che al suo arrivare gli si offerisse una bella occasione per combattere con vantag-io, ma egli amò meglio perderla che trasgre-ire la promessa fatta a Riccardo, di non combattere senza lui. Riccardo partì di Sicilia quaranta giorni dopo il re francese. D'Inghilterra, di Spagna, dal Genovesato, e dalla Sicilia medesima tante navi erano a lui venute, che la sua armata montava a i5onavi da carico e 53 galee. Una tempesta le assalì. La maggior parte si ripararono all' isola di Cipri ove regnava Isacco Comneno dianzi governatore degl'imperadori di Costantinopoli e poi ribelle. Egli offese e non corteggiò i suoi formidabili ospiti, sì che in una brevissima guerra gli tolsero il regno, e lo incatenarono con catene d'argento. Da Cipri è breve spazio in Soria. Filippo e Riccardo insieme riuniti sotto Acri, dettero il primo ed ultimo spettacolo di un re di Francia compagno di guerra a un re d'Inghilterra negli stessi alloggiamenti. Corrado e Guido portarono al loro giudizio l'antica contesa, e Filippo opinò per Corrado, come Riccardo perby
| |
Crociati Acri Genova Egitto Filippo So-ria Riccardo Sicilia Inghilterra Spagna Genovesato Sicilia Cipri Isacco Comneno Costantinopoli Cipri Soria Riccardo Acri Francia Inghilterra Guido Filippo Corrado Riccardo Riccardo Filippo Corrado
|
