La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
406 LIBRO TERZOmità orientale del golfo con due isolette a rincontro. Tutti e tre questi popoli ebbero piena franchigia e giurisdizione nel proprio quartiere, e con tali limiti Corrado fusalutato principe in Acri com'era già in Tiro. A ciò si riducono le cose narrate, al nostro proposito dagli Annalisti forestieri, da poi che il continuator del Caffaro, parchissimo come il suo esemplare in riferire i successi da sè non veduti, trascorre a fior di labbra le geste de'Genovesi nella terza crociata. Quanti nomi stimabili avrà dunque coperti nell'obblìol Quanti stimoli d'onore avrà perduti la gioventù neghittosa 1 Seguitano gli annali stranieri a raccontare la dipartenza del re di Francia con quattordici galee genovesi comandate da Rosso della Volta, la barbara morte dell'invitto Corrado per mano d'ignoti masnadieri, le nozze indi a tre giorni d'Isabella sua vedova col conte di Sciampagna nipote del re d'Inghilterra, le azioni stupende di questo monarca in Palestina, che il sopranome gli dettero di Cuor-di-Lione, e l'accordo più stupendo ancora ch'ei fece co'Mossul-mani: quando più vicino sembrava a liberare la città. (1192) L'accordo fu questo: tutte le terre marittime da Giaffa insino a Tiro rimarranno ai cristiani, il resto del paese con Gerusalemme al soldan Saladino. A'pellegrini fia lecito senza molestia o tributo visitare il santo Sepolcro; durerà questa tregua tre anni, tre mesi, tre settimane, tre giorni e tre ore; ternario quintuplicato di felice augurio alla cabalistica filosofia degli Arabi, e indizio sicuro di superiorità nel congresso di
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