La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 407
Acri (0. A' prigioni di guerra con vergognosa trascuraggine non si pensò (2).
Dopo questo Riccardo assegnò al suo nipote la corona titolare di Gerusalemme, al re Guido l'isola di Cipri conquistata su i Greci, e si dispose a ritornare ne'suoi stati di Francia, che il re Filippo, dimentico della santa Lega, infestava. Se non che una procella lo fece naufragar nell'Adriatico; il duca d'Austria, di casa Babenberg, di nome Leopoldo, crociato ancor esso, il ritenne prigione, lo diede all' imperadore Arrigo IV figliuolo di Barbarossa: e Arrigo noi liberò se non coli'enorme riscatto di cento cinquantamila marche d'argento. In quel mezzo i Genovesi sarpa-rono da'porti di Palestina, avendo di sè confermata l'opinione acquistata nella prima Crociata. I Genovesi, scrive il Cardinal di Vitry legato apostolico in Terra Santa, i Genovesi, i Veneziani e i Pisani sono sobrii nel vitto, prudenti nel consiglio, valorosi si in terra come in mare, utilissimi e quasi necessari alla conservazione del regno di Gerusalemme. Amano per allro di procurarvi i loro comodi, e voglion vivere fuori dell'altrui soggezione, all'ombra delle patrie leggi.
(I) Roger de Hoveden. in Ric. I. Wilhel. de Newbridge, lib. IV. Rigord., de gest. Phil. Augusti. Hist. Hierosol., 1. c.
^2) Vedi la nota kk.
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